Dom Adrien Grea 1828-1917
Capitolo I
Lons le Saunier e Besancon (1828-1845)
Vernet “Dom Grea” pag 23 -25
Marie Etienne Adrien Grea nacque a Lons le Saunier il 18 Febbraio 1828. Fu battezzato il 17 Febbraio nella Chiesa de Cordeliers. La famiglia poi si stabilisce a Besancon.
Cap II
Baudin (1856-1863)
Mons. Felix Vernet “Dom Grea” da pag 37-44
Baudin si trova tra Lons le Saunier e Poligny.
“ E’ alla consacrazione di Notre Dame che devo la mia vocazione” Dom Grea (pag 39)
“L’aumonerie” (1856-1862)
Il 13 gennaio 1856 a Saint Claude prende gli ordini minori da Mons. Mabile. Il 20 settembre dello stesso anno è ordinato sacerdote avendo compiuto gli studi teologici sotto la guida di E. Hiron. Ritorna in Francia e a Baudin, nella diocesi di Saint Claude esercita il suo sacerdozio tra gli operai della officina appartenente allo zio materno e crea una maitrise, cioè una scuola di educazione religiosa ed iniziazione liturgica per bambini.
“ Aveva compreso che la liturgia,l’officio pubblico della Chiesa è il più potente mezzo di santificazione del popolo fedele, alla condizione ben inteso di essergli ben esposto e spiegato ( Mr Grevy il suo primo biografo)
Capitolo III
Saint Claude (1863-1890)
Vernet “Dom Grea” da pag 49 a 93
Saint Claude
Vicario Generale 1863-1880
Nel 1863 è vicario generale del vescovo a Saint Claude, dove resta 18 anni. Rifiuta la nomina all’episcopato.
La maitrise di Baudin si era trasportata a Saint Claude nel 1865.
L’8 settembre 1871 Dom Grea con quattro compagni pronuncia i voti solenni nelle mani del vescovo di Saint Claude, che approva le loro regole ed istaura il servizio corale di giorno e di notte.
Nel 1876 Pio IX accorda il decreto di lode ai canonici regolari dell’Immacolata Concezione”. Il 12 marzo 1887 Leone XIII approvò e confermò l’istituto, rimandando in un momento più opportuno e l’approvazione delle costituzioni non complete. La comunità crebbe a più di 80 membri. Ciò che caratterizzava questa comunità era l’azione liturgica, lo spirito di penitenza e lo studio
La vita comune a Saint Claude
“ Siate nella pace di Dio amatevi teneramente gli uni gli altri e lavorate per avanzare tutti nel cammino della perfezione..”
L’inizio dei canonici regolari (1865-1880)
Una volta Dom Grea si trovava al Carmelo di Lons Le Saunier disse “Ho dovuto camminare sulle foglie morte per ritrovare la traccia delle nostre regole”
Capitolo IV
Saint Antoine (1890-1903)
Vernet “Dom Grea” da pag 95 a 125
Nel 1890 al seguito di difficoltà sorte con il clero della cattedrale di Saint Claude,la comunità di Dom Grea si traferisce a Saint Antoine, diocesi di Grenoble.
Qui si orienta con una grande comunità a cui erano legati piccoli priorati, i cui religiosi conservavano stretto rapporto con la casa centrale.
Il 30 settembre 1896 un decreto della congregazione dei vescovi e religiosi eresse il monastero dei canonici regolari di Saint Antoine in abbazia e Grea ricevette il titolo di abate.
Si aprirono fondazioni oltre al Canada, in Francia, Svizzera, Scozia ( Perù, Inghilterra e Italia più tardi)
Le impressioni di Dom Romain “ Dom Grea mi fa respirare e trovo qui un profumo di principi, di tradizioni e di vista monastica che mi ricordano i miei bei giorni di La Pierre qui Vire e i primi secoli dell’ordine monastico” (pag 102)
Nel 1900” Sono cinquanta. La comunità va molto bene,da ammirare..il quadro è interessante.. lo amiamo veramnete. Il canto è dolce,così lieve e scorrevole.”
Cap VIII
Gli ultimi anni (1913-1917)
Rotalier
Vernet da pag 289 a 311
Dom Grea si trasferisce a Rotalier,il castello di famiglia nel comune di Sainte Agnes vicino a Lons le Saunier.
“ Dappertutto, dice il canonico Grevy, trasmetteva la sua dolcezza e la sua santa parola, rimase ciò che è sempre stato, disponibile e amabile con tutti”
Il castello Grea a Rotalier
Morte 23 Febbraio 1917
Mgr Maillet concluse la sua orazione dicendo “ Abitanti di questa parrocchia di Sainte Agnese siate fieri,circondatelo di onore e preghiere… Pregate per il riposo della sua anima. Supplicatelo di usare in vostro favore il suo potere presso Dio, ricorrete con fiducia alla sua intercessione”
Nelle sera prima di ritirarsi definitivamente i suoi figli al momento di inginocchiarsi sulla sua tomba ebbero l’impressione come riporta Dom de la Venna “ emanava un profumo straordinario di pace, di fiducia soprannaturale, di gioia”.